Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.)

Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata

Il Poliambulatorio Algisa Srl con Determinazione della Regione Lazio N. G13472 del 6 Ottobre 2022, è stata autorizzata all’esercizio dell’attività di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) rivolta a persone parzialmente, temporaneamente o totalmente non autosufficienti, a persone con disabilità complessa, a pazienti terminali oncologici e non, nell’ambito del presidio sanitario sito in Via Fontana Rosa n. 24, a Boville Ernica (Frosinone).

L’Assistenza Domiciliare Integrata è costituita da un insieme di attività assistenziali sanitarie e sociali offerte a domicilio, sulla base di un programma personalizzato individuato dall’Unità di Valutazione Multidimensionale del CAD (Centro di Assistenza Domiciliare). Essa è alternativa al ricovero in ospedale o in struttura e consente di mantenere a domicilio le persone non autosufficienti per favorire il recupero e ritardare la perdita delle capacità residue di autonomia.

Le informazioni di seguito riportate sono relative al servizio svolto in forma di accreditamento istituzionale con il S.S.R. (convenzione ASL). Tale forma di erogazione del servizio non è attualmente disponibile tra i servizi offerti dal Poliambulatorio Algisa Srl, che al momento ha avuto l’autorizzazione; il Poliambulatorio Algisa ha presentato domanda di accreditamento istituzionale con il S.S.R. del Lazio e, in attesa di completare tutte le procedure per ottenere l’accreditamento Regionale, il servizio di A.D.I. erogato dal Poliambulatorio Algisa è fruibile solo in forma privata al costo di € 150,00 ad accesso (comprensivo di fisioterapista, infermiere e operatore socio-sanitario).

A chi è rivolto?

Qualunque cittadino adulto o minore può accedere all’assistenza domiciliare integrata, purché si trovi nelle condizioni previste dalla normativa della Regione Lazio; è rivolta quindi:

  • a persone parzialmente, temporaneamente o totalmente non autosufficienti;
  • a persone con disabilità complessa;
  • a pazienti terminali oncologici e non.

 

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L’Unità di Valutazione Integrata

L’Unità di Valutazione Integrata (U.V.I.) rappresenta uno snodo fondamentale nella definizione dei percorsi più appropriati nella assistenza di malati (in particolare anziani non autosufficienti) che necessitano di continuità assistenziale.
La normativa regionale non lascia dubbi su ruolo e funzione delle UVI nella indicazione della definizione dei percorsi. Solo dopo quella valutazione, ad esempio nel sistema residenziale, è possibile identificare la struttura che per la tipologia delle prestazioni erogate, può garantire la risposta adeguata ai bisogni della persona non autosufficiente.

La U.V.I. è composta da diverse figure professionali (medici di medicina generale, medici della struttura pubblica, specialisti, infermieri professionali, assistenti sociali, operatori sanitari specialisti di settore) e il suo intervento viene attivato su proposta del medico di famiglia, o della struttura ospedaliera alla vigilia di una dimissione protetta, o ancora dall’assistente sociale; attraverso questo strumento, viene definito il percorso assistenziale del paziente tra diverse possibili strutture, tra cui i Servizi Domiciliari (A.D.I.).

La U.V.I., al termine di una valutazione multidimensionale, individua la figura professionale (responsabile del caso o case-manager) che sarà il punto di riferimento del cittadino nel percorso individuato. La dinamica del percorso presuppone la continuità della tutela socio-sanitaria del paziente e l’uso dell’ospedale per le sole patologie critiche e la diagnostica complessa, indirizzando rapidamente il paziente alle altre strutture, tra cui i Servizi Domiciliari (A.D.I.), per tutti i servizi compatibili.

Spettano in particolare all’Unità Valutativa i seguenti compiti:

  • valutazione dell’autosufficienza dei pazienti da ammettere all’A.D.I.;
  • valutazione Multi Dimensionale (V.M.D.) dei bisogni assistenziali dei pazienti e dei loro nuclei familiari (il piano assistenziale deve essere condiviso con il paziente e con il nucleo familiare e da essi sottoscritto);
  • ammissioni e dimissioni relative all’A.D.I.;
  • definizione del percorso assistenziale dei paziente nel sistema residenziale;
  • elaborazione dei Piano Assistenziale Individuale Personalizzato comprendente:
    1. gli obiettivi assistenziali da raggiungere;
    2. le modalità di raggiungimento degli obiettivi assistenziali;
    3. la tipologia degli interventi;
    4. la frequenza degli accessi dei singoli operatori (medico di medicina generale, infermiere, fisioterapista, operatore socio-sanitario, ecc.);
    5. la durata presumibile degli interventi assistenziali;
  • elaborazione del Piano di Lavoro dei singoli componenti dell’équipe operativa assistenziale, tempi e luoghi dell’intervento, turni, orari di accesso ecc.;
  • verifica dell’andamento del Piano Assistenziale;
  • discussione in gruppo degli eventuali problemi emersi nel corso dell’assistenza;
  • individuazione del responsabile del caso (“… La UVI al termine di una valutazione multidimensionale individua la figura professionale – responsabile del caso o case manager – che sarà il punto di riferimento del cittadino nel percorso individuato. -Legge Regionale 34/98 – Piano Sanitario Regionale 1998/2000 – paragrafo 4.2.3.3).

Visualizza l’autorizzazione della Regione Lazio

Carta dei servizi per l’A.D.I.